Mercoledì 7 Ottobre, in relazione ai fatti delle Piagge di un anno fa, la digos ha notificato a 11 antifascisti fiorentini altrettante denunce e 3 misure cautelari contestando i reati di resistenza pluriaggravata, lesioni, adunata sediziosa, danneggiamento e porto d’arma: un obbligo di dimora, due obblighi di firma e otto compagn* denunciati a piede libero a fronte di una richiesta del PM di addirittura 3 arresti in carcere e 7 ai domiciliari. Il compagno per cui non erano state chieste misure cautelari invece è stato denunciato per manifestazione non autorizzata in quanto “organizzatore” del presidio e che, come tale, avrebbe dovuto impedire a tutti gli altri di partire in corteo!
I fatti. Era il 6 dicembre dell’anno scorso. I fascisti di Forza Nuova avevano convocato un presidio “contro il degrado” nella periferia delle Piagge con l’intento di cavalcare i recenti fatti di Tor Sapienza. Il loro presidio però fu spostato e blindato a Peretola. Il presidio antifascista infatti era riuscito a prendersi la piazza impedendo il loro concentramento. Quando il presidio antifascista si trasformò in un corteo che avrebbe voluto percorrere via Pistoiese polizia e carabinieri bloccarono la strada: una scelta che produsse poi i tafferugli oggetto dell’indagine.
Queste denunce arrivano a poco più di una settima da una nuova mobilitazione convocata proprio da Forza Nuova. Infatti per il prossimo 17 ottobre i fascisti hanno indetto due manifestazioni: nel mattino a Bologna, nel pomeriggio a Firenze. Il tempismo ci pare quantomeno sospetto e sembra un chiaro monito nei confronti di chi in questa città, lontano dalle solite litanie sul “diritto di tutti a parlare e manifestare” che tanto hanno contribuito allo sdoganamento dei neofascisti, non si è mai rassegnato a vederli sfilare, anche se sempre pochi e tristi, standosene con le mani in mano. Un tempismo che allo stesso tempo rassicura i fascisti, se mai ne avessero avuto bisogno, che la loro compatibilità e l’asservimento a questo sistema è premiato con protezione e agibilità politica, specialmente in questa fase in cui fingono di sbraitare contro banche e austerità ma nella pratica agiscono solo ed unicamente per impedire che i lavoratori italiani e immigrati si uniscano nella lotta contro lo sfruttamento. Tutto ciò dopo che nell’ultimo mese 11 militanti di Firenze Antifascista erano già stati raggiunti da altrettante denunce per travisamento in relazione al corteo del 16 novembre 2013 organizzato dopo un’aggressione di Casa Pound ai danni di due compagni in piazza Repubblica.
Per questo la Firenze Antifascista fa appello a tutte le forze che si richiamano ai valori della Resistenza e alla pratica dell’antifascismo perché sin da subito sia chiara ed esplicita la solidarietà nei confronti dei compagn* colpiti dalla repressione e si mobilitino per impedire che questi sporchi figuri tornino a insozzare le strade della nostra città.
Ora e sempre Resistenza
Firenze Antifascista
Solidarietà agli antifascisti fiorentini
Denunciamo il grave attacco alle mobilitazioni degli antifascisti fiorentini avvenuto con la notifica di 11 denunce e 3 misure cautelari in relazione al provocatorio presidio di forza nuova del 6 dicembre 2014: un obbligo di dimora, due obblighi di firma e otto compagni e compagne denunciate a piede libero a fronte di una richiesta del PM di addirittura 3 arresti in carcere e 7 ai domiciliari. L’USI-AIT ha l’antifascismo nel suo dna. L’USI denuncia come queste provocazioni poliziesche oltre che ad ostacolare e intimidire i movimenti antifascisti cercano di liberare il campo al neofascismo così funzionali a stato e capitale. Saremo parte attiva sia nella solidarietà ai denunciati che nelle prossime necessarie mobilitazioni per non lasciare spazio ai nostri nemici di
classe. L’antifascismo antiautoritario per noi è prassi quotidiana.
Usi-Ait Segreteria Nazionale